giovedì 24 marzo 2016

Ultime letture: Cara Patagonia

La parte grafica è senz'altro quella che colpisce maggiormente di questo poderoso volume; gli effetti principali sono dati dalle matite supeflue non cancellate e dalla colorazione a toni cupi che trasmettono tristezza. Tutto questo finché non esplodono le tavole (talvolta anche doppie) con un'unica illustrazione. La storia passa attraverso varie generazioni di abitanti della terra più a sud di tutte, dal 1888 al terzo millennio. Altro aspetto interessante è la costruzione delle tavole: si passa da una gabbia regolare di nove vignette a tavole con con otto, dodici o più vignette piccole, poi all'improvviso una vignetta a tutta pagina o tanti piccolissimi quadretti. L'irregolarità regna sovrana ed il ritmo sincopato imposto alla lettura finisce per diventare una cifra stilistica della sceneggiatura. Un capolavoro che offre molti spunti di riflessione.




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